Interpellanza n. 44/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interpellanza n. 44/A

AGUS – ZEDDA Massimo – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – COCCO – LAI – DERIU – MELONI – PISCEDDA sulle criticità di funzionamento e la carenza di personale specializzato in chirurgia nelle Unità operative di Chirurgia generale della Sardegna, e sull’insufficienza di borse di studio per le scuole di specializzazione medica.

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I sottoscritti,

premesso che:
– nel sistema sanitario regionale sono attive 27 unità operative (UO) di Chirurgia generale incardinate in strutture pubbliche e 7 in strutture private accreditate, di cui una in corso di attivazione;
– ad oggi nelle 27 unità operative pubbliche prestano servizio solo 240 chirurghi, di cui 45 hanno limitazioni funzionali certificate e svolgono parzialmente il loro carico di lavoro, 10 andranno in pensione entro il 2019 per raggiunti limiti di età o per l’applicazione del decreto legge n. 4 del 2019 (cosiddetta “quota 100”);

considerato che:
– l’esiguo numero di medici chirurghi in rapporto all’alto numero di unità operative (una ogni 60 mila abitanti) determina un’elevata dispersione di personale che non permette di assicurare un adeguato livello di efficienza operatoria e di qualità delle prestazioni, garantendo a malapena la copertura dei turni di guardia;
– l’alta dispersione delle casistiche chirurgiche fa si che, ad oggi, nell’Isola ci siano solo pochissimi centri accreditabili per la cura di patologie più o meno complesse, impedendo così alla popolazione regionale di poter beneficiare di pari condizioni di accesso agli interventi in condizioni di efficacia e sicurezza;
– diverse unità operative presentano uno scarso livello di qualità delle strumentazioni tecnologiche, che risultano obsolete e in alcuni casi numericamente insufficienti;
– diverse unità operative, nei fatti e nelle cifre, stanno diventando veri e propri centri di smistamento dei pazienti verso i centri più attrezzati che, oberati di lavoro e senza adeguata ridistribuzione delle risorse, sono sempre meno in grado di farsi carico dell’eccesso di richieste;

osservato che:
– a causa del numero ridotto di specialisti in Chirurgia e in Anestesia, di strumentisti e di infermieri di sala operanti nelle strutture pubbliche, e dell’elevato numero di unità operative attive e considerando che queste dirottano sempre più pazienti nelle poche strutture adeguatamente attrezzate, si sta manifestando un aumento ingestibile delle liste d’attesa;
– entro fino anno il numero dei chirurghi sarà in media inferiore a sette per unità operativa, dato sufficiente solo per i centri di week surgery, ma totalmente inadeguato alla corretta funzionalità delle unità di chirurgia generale;

considerato, inoltre, che:
– ad oggi risulta ancora inapplicato il documento di riorganizzazione della Chirurgia generale approvato con la delibera della Giunta regionale n. 51/21 del 16 ottobre 2018, recepito con atto n. 163 del 25 febbraio 2019 dalla ATS e ancora non recepito dalle altre aziende sanitarie;
– contrariamente a quanto previsto nel documento di riorganizzazione persistono gravi insufficienze organizzative come quelle che riguardano, a titolo di esempio, la centralizzazione delle urgenze chirurgiche assistite attraverso il servizio di elisoccorso e la mancata erogazione delle risorse necessarie (anestesiologiche in particolare) in favore della maggior parte dei presidi ospedalieri inseriti nel percorso dell’emergenza-urgenza;

rilevato che:
– a fronte della carenza di chirurghi e anestesisti e della grave carenza di organico denunciata nelle strutture di tutta l’isola, ancora oggi non vi è un’adeguata assegnazione delle borse di studio regionali destinate ai medici frequentanti le scuole di specializzazione, la cui ripartizione non è condotta e pianificata su dati oggettivi e delle reali necessità delle strutture sanitarie sarde;
– l’ultimo bando ha finanziato una sola borsa di studio regionale per la scuola di specializzazione di chirurgia generale;
– la disponibilità di specialisti in chirurgia nella nostra Isola è estremamente esigua e non in grado di sopperire alle carenze attuali e probabilmente neanche quelle future,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza delle problematiche esposte;
2) quali azioni di carattere emergenziale siano state programmate per risolvere celermente le criticità riscontrate nelle unità operative di Chirurgia generale dell’Isola;
3) se sia loro intenzione, attraverso il coinvolgimento attivo della VI Commissione permanente del Consiglio regionale, attivare un ragionamento di prospettiva riguardo la programmazione di azioni di medio e lungo termine necessarie per scongiurare anche in futuro simili problemi ed evitare soluzioni di natura emergenziale.

Cagliari, 30 luglio 2019

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