Mozione n. 56

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 56

SAIU – GIAGONI – CANU – ENNAS – MANCA Ignazio – MELE – PIRAS sulla necessità di costituire un’apposita struttura organizzativa al fine di quantificare i danni provocati dagli incendi che hanno colpito la Sardegna e sull’opportunità di costituire un fondo per il ristoro dei danni causati alle aziende e ai comuni interessati.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che gli incendi che stagionalmente colpiscono il territorio regionale causano gravi danni all’economia, dei settori agricolo, artigianale, turistico e produttivo in generale coinvolgendo numerose aziende e imprese territoriali principalmente interessate dagli effetti distruttivi di tali eventi;

VISTA:
– la legge 21 novembre 2000, n. 353, che prevede in capo alle regioni l’approvazione del Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, sulla base delle linee guida emanate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con decreto del 20 dicembre 2001;
– la legge regionale 27 aprile 2016, n. 8 (Legge forestale della Sardegna), titolo IV (Prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi), che definisce le misure di prevenzione, individuando i contenuti del Piano regionale antincendi (PRAI) e indicando la composizione del sistema regionale di lotta contro gli incendi;

ATTESO che il documento di pianificazione regionale ha la finalità precipua di programmare e coordinare le attività antincendio di tutte le componenti istituzionali, e che lo stesso documento regionale contiene il quadro delle conoscenze tematiche appositamente elaborate al fine di programmare opportunamente le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva, sulla base di un modello organizzativo costituito dalla pluralità di soggetti istituzionali e non, che concorrono, in forme e ambiti diversi, al perseguimento degli obiettivi del Piano stesso, secondo quanto stabilito dalla legge-quadro n. 353 del 2000;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 20/32 del 30 maggio 2019 recante ad oggetto: “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Triennio 2017-2019. Anno 2019” che prevede l’aggiornamento del “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2017-2019” i cui contenuti più rilevanti sono articolati in sette parti specifiche;

CONSIDERATO che i piani operativi ripartimentali adottati, con propria determinazione, dal comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale sono redatti dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale e contengono il dettaglio e l’organizzazione delle risorse presenti nei singoli territori di competenza degli ispettorati ripartimentali del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, d’intesa con l’Agenzia Forestas e la Direzione generale della Protezione civile;

CONSIDERATO, inoltre, che:
– gli incendi boschivi che hanno colpito la Sardegna da giugno ad oggi sono oltre 1.300 (Fonte Direzione generale Protezione civile – Notiziario giornaliero incendi) con una superficie interessata di oltre 3.500 ettari;
– tra gli incendi più devastanti, che hanno anche obbligato la macchina della Protezione civile all’evacuazione di abitazioni e aziende, vanno sicuramente segnalati quelli dei Comuni di Tortolì, Bari Sardo, Siniscola e Dualchi che hanno causato l’incenerimento di oltre 2.000 ettari tra boschi e macchia mediterranea;

RILEVATO che:
– gli incendi hanno danneggiato aziende agricole e zootecniche con perdita, in alcuni casi, di animali, strutture e mezzi, oltre alle scorte di foraggio ed a pascoli, piante e colture, causando danni anche alle strutture agrituristiche connesse alle aziende stesse;
– la distruzione delle sugherete che ha colpito il territorio regionale rischia di danneggiare permanentemente un settore che vale circa il 6 per cento della produzione mondiale del sughero;

DATO ATTO che la natura degli eventi non consente di attivare le procedure relative allo stato di calamità e che di fatto gli stessi non possono restare disattesi,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a valutare l’opportunità di costituire apposita struttura organizzativa, comunque denominata, ai sensi della legge regionale n. 31 del 1998, al fine di quantificare l’ammontare dei danni provocati dagli incendi che interessano il territorio sardo nel periodo ordinario che va dal 1° giugno al 31 ottobre 2019;
2) a disporre, con apposito disegno di legge, l’istituzione di un fondo dedicato al ristoro dei danni subiti dalle aziende colpite e ai comuni coinvolti affinché si attrezzino con ulteriori e adeguate dotazioni antincendio al fine di prevenire e contrastare tali fenomeni;
3) a prevedere l’estensione dell’ordinarietà periodica all’intero anno 2019.

Cagliari, 9 agosto 2019

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