Interrogazione n. 44/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 44/A

(Pervenuta risposta scritta in data 29/06/2021 e in data 03/05/2022)

AGUS – CADDEO – LOI – ORRU’ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sull’organizzazione e situazione dei lavoratori precari con contratto a tempo determinato dipendenti del CRS4.

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I sottoscritti,

premesso che:
– il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna (CRS4 surl), costituito alla fine del 1990 come consorzio di enti pubblici e società private, è attualmente una società a responsabilità limitata a socio unico con capitale sociale pari a 2.110.300 curo e ha come socio unico l’agenzia regionale Sardegna Ricerche;
– il Centro, inizialmente guidato dal Premio Nobel per la fisica, Carlo Rubbia, promuove lo studio, lo sviluppo e l’applicazione di soluzioni innovative a problemi provenienti da ambienti naturali, sociali e industriali; tali sviluppi e soluzioni si basano sulla scienza e tecnologia dell’informazione e sul calcolo digitale ad alte prestazioni;
– il CRS4 è una società partecipata a totale controllo pubblico ed é soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Sardegna ricerche, e deve soddisfare una serie di vincoli quali la normativa anticorruzione, la disciplina appalti pubblici, l’amministrazione trasparente e le selezioni di personale con procedure ad evidenza pubblica;
– il CRS4 è anche un organismo di ricerca secondo la definizione comunitaria: costituito dal pubblico per esigenze pubbliche;
– il CRS4 riceve annualmente dalla Regione un contributo per il funzionamento e un contributo specifico aggiuntivo per attività di ricerca (prima legge regionale n. 37 del 1998, articolo 26, ora legge regionale n. 20 del 2015 articolo 9, comma 1, lettera c)) previa approvazione da parte dell’Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio del programma annuale delle attività del parco scientifico e tecnologico regionale predisposto dall’agenzia Sardegna ricerche; la somma di questi contributi rappresenta mediamente il 50-60 per cento del fabbisogno economico e finanziario del Centro; la restante parte di proventi (che permette di coprire tutti i costi ed avere un risultato economico di pareggio) derivano da fonti di finanziamento esterne che il CRS4 si procura attraverso la partecipazione a progetti di ricerca finanziati da privati, dall’Unione europea, da altri enti e istituzioni pubbliche e private;
– i dipendenti del CRS4 sono inquadrati con Contratto collettivo nazionale di lavoro metalmeccanici industria privata; inoltre viene applicato in azienda un contratto integrativo; – Sardegna ricerche, come pubblica amministrazione, è soggetta a limiti sul turn-over e sulla spesa per il personale che si estendono anche al CRS4, secondo quanto comunicato ai lavoratori dalla direzione della stessa azienda;

considerato che:
– nel corso degli ultimi anni i contratti dei lavoratori CRS4 con contratto a tempo determinato non sono stati trasformati in contratto a tempo indeterminato alla scadenza dei 44 mesi previsti dal CCNL, ma rinnovati di nuovo come tempo determinato;
– tale anomalia sembrerebbe essere stata motivata dagli organi direzionali con la necessità di contenere la spesa di personale richiesta dal socio unico Sardegna ricerche;
– questa deroga da parte dell’azienda al contratto nazionale non è spiegabile come una mera esigenza legata alle differenti attività lavorative svolte da un centro di ricerca: infatti molti dei contratti a tempo determinato stipulati vedono protagonisti dipendenti che lavorano al CRS4 da anni e che continuano a svolgere le stesse mansioni nel corso dei differenti rinnovi contrattuali;
– negli ultimi 3 anni il rapporto tra i contratti a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato presenti al CRS4 è decisamente aumentato;

considerato, inoltre, che:
– ci sono dipendenti del CRS4 che da tanti anni lavorano con contratti a termine e che hanno tutte le caratteristiche del precariato storico analogo a quello presente in enti di ricerca come CNR o INFN;
– gli enti del sistema Regione hanno iniziato le procedure per la stabilizzazione dei suoi precari storici come previsto dalla legge regionale n. 37 del 2016;
– i lavoratori precari del CRS4 hanno presentato domanda per essere inseriti nella banca dati degli aspiranti alle stabilizzazioni prevista dalla legge regionale; a fronte di richiesta da parte del CRS4, Sardegna ricerche ha inviato in data 22 settembre 2017 una comunicazione in cui precisa che i precari del CRS4 non potevano partecipare alla procedura di stabilizzazione in quanto dipendenti di società pubblica non facente parte del sistema Regione;
– i dipendenti del CRS4 sono stati ufficialmente esclusi dalle procedure per le stabilizzazioni per mancanza del requisito di servizio nella pubblica amministrazione, come comunicato dal CRS4 con nota prot. 58857 del 10 ottobre 2017;

rilevato che:
– risulta paradossale che al CRS4 non si applichi il contratto collettivo nazionale per quanto riguarda le stabilizzazioni, perché ente soggetto alle regole della pubblica amministrazione (vincolo di bilancio sulle spese del personale legge n.135 del 2012), ma al contempo la pubblica amministrazione stabilizzi i suoi precari escludendo i precari del CRS4 perché non facenti parte del sistema Regione;
– i lavoratori precari del CRS4 non possono avere una prospettiva di stabilizzazione se non nei pochi casi di turn-over presenti in azienda;
– la mancata stabilizzazione si protrae ormai da un decennio ed ha creato nel CRS4 un bacino di lavoratori (con tutte le caratteristiche dei precari storici) che sono ingiustamente privati dei loro diritti fondamentali di lavoratori;
– i dipendenti precari al CRS4 sono 54 e rappresentano oramai quasi il 50 per cento degli addetti alla ricerca al CRS4;
– il CRS4 deve assumere con procedura di evidenza pubblica e di conseguenza non può estromettere dalle selezioni candidati qualificati come i lavoratori che già lavorano nel centro, con la conseguenza che il numero totale dei lavoratori precari tende ad aumentare negli anni;

rilevato, inoltre, che:
– a seguito dell’approvazione del cosiddetto “decreto dignità” (decreto legge n. 87 del 2018) la società CRS4 ha richiesto parere legale sulle modalità di assunzione a tempo determinato; tale parere ha informato la società sulla irregolarità di riassunzione di chiunque abbia una anzianità di servizio di 44 mesi portando di fatto al blocco dei rinnovi dei contratti a tempo determinato dei colleghi precari storici;
– il CRS4 rischia di essere inadempiente nello svolgimento di diversi progetti per mancanza del personale competente, con il forte rischio di pregiudicare le attività e l’equilibrio finanziario della società;
– i lavoratori del CRS4 partecipano allo sciopero nazionale di otto ore proclamato in data 14 giugno 2019 dai metalmeccanici unitari FIOM CGIL FIN CISL e UILM UIL,

chiedono di interrogare l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione e l’Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per conoscere:
1) se gli assessorati di competenza siano a conoscenza delle problematiche sopra esposte riguardanti i lavoratori precari del CRS4;
2) quali azioni siano state adottate per avviare procedure di stabilizzazione dei precari del CRS4 in linea coi principi che hanno ispirato le riforme approvate dal Consiglio regionale per l’eliminazione del precariato storico delle pubbliche amministrazioni.

Cagliari, 14 giugno 2019

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