Interrogazione n. 205/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 205/A

LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, sulla paventata chiusura del Poliambulatorio di odontoiatria del complesso sanitario “San Giovanni di Dio” a Olbia.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– accanto all’assistenza del medico di medicina generale e pediatrica (medico di famiglia o medico di base), l’Azienda sanitaria predispone per i cittadini un servizio di assistenza specialistica, che comprende sia visite di medici specialisti, sia prestazioni di diagnostica strumentale (per esempio esami radiologici, ecografìe, ecc.) e di laboratorio (analisi del sangue esami di dosaggio ormonale, etc.) e che per alcune prestazioni specialistiche (per esempio, pediatria, odontoiatria, ostetricia e ginecologia) non è necessaria la richiesta scritta del medico di famiglia: le visite possono essere richieste direttamente ai centri prenotazione dei poliambulatori dall’Azienda sanitaria nei giorni e negli orari previsti e dietro pagamento del ticket;
– l’assistenza specialistica in forma diretta è fornita, dopo pagamento di un ticket nella misura prevista dalle norme in vigore, presso le strutture della ASL e nelle altre strutture accreditate, convenzionate (come ad esempio, case di cura private o medici specialisti che esercitano la professione in ambulatorio);
– l’Azienda ASL n. 2 assicura il diritto alla salute, costituzionalmente tutelato, attraverso l’erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria, garantite dal Servizio sanitario nazionale, nel rispetto dei principi della dignità della persona umana, del bisogno di salute, dell’equità nell’accesso all’assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze, nonché dell’economicità nell’impiego delle risorse, secondo i Livelli essenziali di assistenza (LEA);
– il complesso sanitario “San Giovanni di Dio” di Olbia garantisce l’assistenza specialistica grazie ai servizi al paziente erogati dal Poliambulatorio di Odontoiatria che, tutti i giorni della settimana la mattina e tre volte alla settimana la sera, apre sia per le urgenze che per le visite specialistiche;
– il Poliambulatorio è strutturato in due studi medici: uno operativo 5 giorni alla settimana tra mattina e sera e assegnato ad un unico medico che andrà in pensione il 31 gennaio 2020; un altro operativo solo parzialmente per visite solo alla mattina e solo una volta alla settimana, pur avendo quest’ultimo subito importanti interventi di adeguamento strumentale;

evidenziato che:
– l’obiettivo del Poliambulatorio è proprio quello di assicurare la continuità assistenziale nel territorio a tutti quei pazienti che sarebbero altrimenti costretti a doversi rivolgere ad ambulatori privati e affrontare dei costi insostenibili per la maggior parte dell’utenza che abitualmente si rivolge alla struttura ospedaliera;
– nonostante sia evidente l’importanza che riveste per la popolazione di tutto il territorio di Olbia e zone limitrofe, il servizio erogato dal Poliambulatorio considerando che garantisce assistenza 5 giorni alla settimana per minimo 7 urgenze al giorno, oltre allo smaltimento della lunga lista delle visite su prenotazione;
– nessuna rassicurazione è stata data agli assistiti in merito alla continuità di servizio che il Poliambulatorio evidentemente non potrà più garantire a partire dal primo febbraio 2020;
– si palesa imminente la critica condizione in cui verseranno i cittadini che per trovare un adeguato livello assistenziale dovranno obbligatoriamente rivolgersi al privato oppure, ancor più grave, rinunciare alle cure,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto sopra esposto;
2) quali atti, misure o azioni intendano intraprendere per garantire la continuità piena dell’operatività del Poliambulatorio di odontoiatria del complesso sanitario “San Giovanni di Dio” di Olbia, struttura attualmente capace di erogare un efficiente servizio al cittadino in termini di gestione delle urgenze e delle visite specialistiche anche a tutte le fasce non abbienti della popolazione.

Cagliari, 13 novembre 2019

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