Interrogazione n. 20/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 20/A

LI GIOI – CIUSA, con richiesta di risposta scritta, sul tema valorizzazione del patrimonio ferroviario regionale di valenza nazionale ed europea: Trenino verde.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con legge regionale 12 del 2011 (articolo 24, comma 3) il Consiglio regionale della Sardegna ha individuato la valenza regionale dei servizi ferroviari esercitati sulle storiche linee a scartamento ridotto, qualificati come “Trenino verde della Sardegna”, sottolineando l’importanza di tali collegamenti ai fini della promozione, valorizzazione e sviluppo socio-economico dell’isola;
– l’attuazione della norma, e in particolare il finanziamento di 7 milioni di euro all’anno previsto a valere sulla UPB S07.06.001 rimase bloccata per numerose annualità (si giunse alla perenzione dei fondi) ed infine erogato soltanto nelle annualità successive al 2015;
– con legge regionale n. 22 del 7 agosto 2015 è stata autorizzata per l’anno 2015 la spesa di 3.700.000 euro per finalità relative alla promozione, valorizzazione e sviluppo socio-economico dei territori della Sardegna, mediante i collegamenti ferroviari esercitati su linee di scartamento ridotto e qualificati come “Trenino verde”, individuati quali servizi turistici di linea di livello regionale;

dato atto che:
– lo scorso 19 dicembre 2018 è stato firmato “Il Piano di rilancio per il Trenino verde della Sardegna” dal Presidente della Regione, dai sindaci dei comuni coinvolti, Arst, sindacati, associazioni e imprese;
– l’intesa tra la Regione e i portatori di interesse prevede anche la stesura di un piano di marketing che, partendo dall’analisi del target e dallo specifico mercato turistico di appassionati di ferrovie storiche, che in Europa conta oltre 20 milioni di visitatori all’anno, consenta di arricchire la visibilità e l’attrattività delle tratte isolane;
– inoltre, dal comunicato stampa Regione emerge che si provvederà a completare il dossier propedeutico alla candidatura del Trenino verde a patrimonio dell’Unesco come leva per la promozione a livello internazionale e che l’Arst, soggetto attuatore degli interventi, predisporrà il calendario dei viaggi del Trenino con sei mesi di anticipo allo scopo di favorire la programmazione degli operatori;
– l’accordo prevede, per il 2019, uno stanziamento di 10,3 milioni di euro a valere sul Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020 e definisce una serie di azioni di sviluppo e valorizzazione per rendere questa antica infrastruttura, che con i suoi 437 chilometri di estensione complessiva è la ferrovia storica più lunga d’Italia, un grande attrattore turistico dell’isola, grazie a una programmazione di spesa decennale, sino al 2028;
– le risorse di cui al protocollo verranno assegnate ad Arst come soggetto attuatore degli interventi, e ulteriori 7,5 milioni di euro annui sono stati resi disponibili per il triennio 2019-2021, finalizzati alle sole attività di manutenzione ordinaria e periodicamente adeguati per tutta la durata del Piano;
– i treni per le tratte turistiche saranno riqualificati e rafforzati in misura maggiore in primavera, per viaggi culturali e scolastici, nei fine settimana;

considerato che:
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 3/23 del 15 gennaio 2019 “Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna. Linea di azione 4.1.3 Attrattori turistico culturali. Progetto a regia regionale “Trenino Verde della Sardegna”. Programma d’interventi” la Regione conferma ARST quale soggetto attuatore/stazione appaltante degli interventi del progetto a regia regionale “Trenino verde della Sardegna”, e dispone che la direzione generale dei trasporti ponga in essere le attività occorrenti per la corretta gestione operativa degli interventi e che provveda a sottoscrivere la convenzione di delega con l’Arst Spa;
– l’Azienda regionale trasporti costituirà quindi una struttura organizzativa dedicata alle attività del Trenino verde in modo da offrire riferimenti certi per tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo del Piano;

rilevato che:
– il Ministero delle infrastrutture con la legge 9 agosto 2017, n. 128 (Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico) limita la titolarità alla gestione delle Ferrovie, ai sensi dell’articolo 5 della norma, alle sole “Aziende ferroviarie” riconosciute da FS, ai sensi del capo II del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112;
– in questa condizione si trova Arst Spa trasporti regionali della Sardegna, società che gestisce il Trenino verde della Sardegna, attività che non può espletare a meno della modifica dell’articolo 5 della legge n. 128 del 2017;
– è stata presentata dal deputato Nardo Marino (M5S) alla Camera dei deputati una proposta di legge volta a modificare il sopra citato articolo 5 della legge n. 128 del 2017 giacché “per effetto di tale requisito, alcune società che esercitano servizi di trasporto e che, anche se in mancanza della qualifica di impresa ferroviaria, hanno operato nel settore del trasporto turistico ferroviario fino all’entrata in vigore della legge n. 128 del 2017, oggi rischiano di non poter proseguire l’attività in quanto non posseggono tale qualifica.”;

appurato che:
– la deliberazione della Giunta regionale n. 3/23 del 15 gennaio 2019 garantisce, attraverso la realizzazione degli interventi indicati nella deliberazione della Giunta regionale e proposti da Arst Spa nella propria nota prot. n. 24744-U del 19 dicembre 2018, il ripristino dell’esercizio sull’intera infrastruttura ferrovia turistica pari a circa 437 km raggiungendo nella stessa un rischio tollerabile per la sicurezza della circolazione ferroviaria, ai sensi della normativa vigente (decreto del Presidente della Repubblica n. 753 del 1980) e per quella in corso di emissione da parte di ANSF, senza menzionare la questione relativa alla modifica della normativa e finanziando gli interventi di rifunzionalizzazione delle quattro linee ferroviarie regionali classificate come “tratte ferroviarie ad uso turistico”: Mandas-Arbatax, Isili -Sorgono, Macomer-Bosa, Sassari-Palau;
– lungo le storiche ferrovie la continuità dell’esercizio è stata assicurata sin dal primo novecento dalle Ferrovie della Sardegna, all’epoca a gestione governativa commissariale, e che l’esperienza maturata da tale struttura è poi integralmente confluita nella Azienda regionale sarda trasporti (ARST);
– sull’argomento della mancata legittimazione dell’Arst è dovuta pertanto intervenire con azione d’urgenza la Commissione trasporti della Camera dei deputati, e che la vicenda è ora avviata ad una positiva conclusione solamente grazie all’impegno ed alla sensibilità posta in tal senso dal Gruppo 5 Stelle della Camera e del Senato, d’intesa con le altre forze politiche;
– in occasione della riunione del 23 maggio 2019 con Arst e la FILT CGIL è stato comunicato il nuovo riassetto organizzativo aziendale e i conseguenti nuovi incarichi dirigenziali; è stato dichiarato che tutto quanto attiene alla sicurezza delle tratte sarà di esclusiva responsabilità aziendale; è stato anticipato che il 28 maggio si terrà una riunione al Ministero avente ad oggetto le autorizzazioni per il servizio turistico,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dei trasporti per conoscere:
1) i tempi di realizzazione del “Piano di rilancio per il Trenino verde della Sardegna” e di attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 3/23 del 15 gennaio 2019, al fine di consentire una fattiva riattivazione del servizio pubblico turistico di trasporto delle tratte coperte dal Trenino verde, in considerazione del fatto che l’Arst sul sito http://www.treninoverde.com/ riporta che “Assieme alla Regione autonoma della Sardegna, agli enti locali e agli operatori turistici, ARST sta definendo il calendario 2019 del Trenino verde della Sardegna”, di fatto dichiarando l’assenza di un calendario per la stagione turistica 2019;
2) se e come si intenda gestire il ripristino dei contratti di assuntoria sia per il TPL che per il servizio turistico;
3) se l’Assessore regionale dei trasporti intenda dare attuazione agli indirizzi presenti nella normativa regionale, ed in particolare alla predisposizione del “Programmi d’esercizio” annuale e pluriennale, in coerenza con quanto necessario per una puntuale gestione di una ordinaria linea ferroviaria;
4) se l’Assessore intenda riattivare nel concreto le procedure relative alla richiesta del riconoscimento UNESCO su una estesa rete ferroviaria di fine secolo, tra le più importanti d’Europa;
5) se con il nuovo ciclo di Programmazione 2021-2027 la Regione intende destinare ulteriori risorse per la realizzazione del Piano di rilancio per il Trenino verde della Sardegna.

Cagliari, 27 maggio 2019

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