Interrogazione n. 117/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 117/A

(Pervenuta risposta scritta in data 11/12/2019)

GIAGONI – MELE – PIRAS – CANU, con richiesta di risposta scritta, sull’opportunità di attivare la sede operativa di Olbia dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, così come previsto dall’articolo 5 della legge regionale 4 agosto 2008, n. 12.

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I sottoscritti,

premesso che l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna:
– è un ente sanitario di diritto pubblico dotato di autonomia amministrativa, gestionale e tecnica e opera nell’ambito del Servizio sanitario nazionale come strumento tecnico-scientifico dello Stato e della Regione, posto sotto la vigilanza amministrativa della Giunta regionale;
– con la rete degli istituti zooprofilattici sperimentali, rappresenta un importante strumento operativo di cui dispone il Servizio sanitario nazionale e regionale e costituisce una struttura sanitaria in grado di assicurare un’offerta di servizi per verificare la sanità animale, assicurare la sorveglianza epidemiologica, il benessere animale, la diagnostica nell’ambito del controllo ufficiale degli alimenti, la salubrità degli alimenti e dell’ambiente e la ricerca sperimentale per la prevenzione della salute;

considerato che:
– alla data odierna, la sede operativa di Olbia non è stata attivata, così come previsto dalla legge in epigrafe;
– l’attivazione della sede operativa di Olbia consentirebbe un radicale miglioramento dei tempi di risposta su una grande mole di campioni provenienti dal territorio di pertinenza, che ancora vengono inviati alla sede di Sassari;
– la mancata attivazione della sede inficia l’attività di ricerca e sviluppo nel campo della sicurezza alimentare, con particolare riferimento alla molluschicoltura, in collaborazione con le aziende del territorio;

rilevato che:
– l’Istituto zooprofilattico sperimentale, conformemente a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 270 del 1993, e dal decreto ministeriale n. 190 del 1994, provvede in via primaria ai seguenti compiti:
a) ricerca sperimentale sulla eziologia, patogenesi e profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali;
b) servizio diagnostico delle malattie degli animali e delle zoonosi;
c) accertamenti analitici e supporto tecnico-scientifico ed operativo necessari alle azioni di polizia veterinaria e all’attuazione dei piani di profilassi, risanamento ed eradicazione;
d) ricerca in materia di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e supporto tecnico-scientifico ed operativo per le azioni di difesa sanitaria e di miglioramento delle produzioni animali;
e) supporto tecnico-scientifico ed operativo all’azione di farmaco-vigilanza veterinaria;
f) sorveglianza epidemiologica nell’ambito della sanità animale, igiene delle produzioni zootecniche, igiene degli alimenti di origine animale, anche mediante l’attivazione di centri epidemiologici;
g) esecuzione degli esami e delle analisi necessari all’attività di controllo sugli alimenti di origine animale;
h) esecuzione degli esami e delle analisi necessari all’attività di controllo sull’alimentazione animale;
i) studio e sperimentazione di tecnologie e metodiche necessarie al controllo sulla salubrità degli alimenti di origine animale e dell’alimentazione animale;
j) formazione del personale specializzato nel campo della zooprofilassi, anche presso istituti e laboratori di paesi esteri;
k) attuazione di iniziative statali o regionali, anche in collaborazione con l’università, per la formazione, l’aggiornamento e la specializzazione di veterinari e di altri operatori;
l) effettuazione di ricerche di base e finalizzate per lo sviluppo delle conoscenze nell’igiene e sanità veterinaria, secondo programmi e anche mediante convenzioni con università e istituti di ricerca italiani e stranieri, nonché su richiesta dello Stato, di regioni ed enti pubblici e privati;
m) cooperazione tecnico-scientifica con istituti anche esteri del settore veterinario;
n) elaborazione ed applicazione di metodi alternativi all’impiego di modelli animali nella sperimentazione scientifica in collaborazione con l’università;
o) informazione, promozione, consulenza e assistenza ai soggetti istituzionali preposti per la bonifica zoosanitaria e per lo sviluppo ed il miglioramento igienico e nutrizionale delle produzioni animali;
p) attività di supporto tecnico-scientifico e di ricerca nell’ambito della sicurezza alimentare;
q) produzione, commercializzazione e distribuzione di medicinali e prodotti occorrenti per la lotta contro le malattie degli animali e utili all’espletamento delle funzioni di sanità pubblica veterinaria, su incarico dello Stato e della Regione;
r) assolvimento di ogni altro compito di interesse veterinario che gli venga demandato dalla Regione o dallo Stato, compresa la collaborazione con gli Uffici veterinari ministeriali per gli adempimenti comunitari (UVAC) e i Posti ispezione frontaliera (PIF);
– l’Istituto zooprofilattico sperimentale opera come strumento tecnico scientifico e di supporto operativo della Regione nell’ambito dei piani nazionali per la profilassi delle epizoozie nonché nell’ambito dei piani di risanamento, miglioramento ed incremento della zootecnia e delle produzioni disposti dalla Regione;
– l’Istituto zooprofilattico sperimentale contribuisce al funzionamento dell’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale, anche tramite proprio personale tecnico. L’Istituto zooprofilattico è integrato nel Sistema informativo sanitario integrato regionale (SISAR),

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) se siano a conoscenza della riorganizzazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna prevista dalla legge regionale n. 12 del 2008;
2) quali azioni intendano avviare al fine di attivare la sede operativa di Olbia dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna che garantirebbe il compito istituzionale di valorizzazione dei territori e delle loro produzioni.

Cagliari, 27 agosto 2019

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