Interrogazione n. 177/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 177/A

SALARIS – COSSA – MARRAS – SATTA Giovanni Antonio, con richiesta di risposta scritta, sui contributi per Progetti triennali di fruizioni di beni e di promozione di servizi relativi ad aree e parchi archeologici, complessi monumentali, musei di ente locale e d’interesse locale (legge regionale 20 settembre 2006, n. 14).

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I sottoscritti,

premesso che la Regione persegue la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale della Sardegna quale fattore di crescita civile, sociale, economica e significativa componente della civiltà e dell’identità del popolo sardo, nonché della sua specialità nel contesto delle culture regionali del Mediterraneo ed europee;

considerato che la Regione favorisce l’integrazione delle funzioni e dei compiti concernenti la tutela, la valorizzazione, la fruizione dei beni culturali e il coordinamento degli interventi anche in armonia con le politiche di governo del territorio, di tutela del paesaggio, dell’istruzione, della ricerca, del turismo e promuove l’organizzazione di un sistema regionale di istituti e luoghi della cultura, nonché la qualità dei relativi servizi e attività;

evidenziato che la Regione, ai sensi della legge regionale 20 settembre 2006, n. 14, persegue le succitate finalità anche attraverso trasferimenti di risorse agli enti locali da destinarsi, in base agli indirizzi del Piano triennale regionale per i beni culturali, gli istituti e i luoghi della cultura di cui all’articolo 7 della stessa legge regionale, anche per la costituzione, il funzionamento e l’incremento dei musei di ente locale e di interesse locale e la gestione dei servizi relativi a musei di ente locale, parchi archeologici ed ecomusei;

constatato che l’Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport non ha mai istruito le domande presentate e quindi concluso l’istruttoria relativa all’ultimo bando per la selezione di progetti di fruizione di beni e di promozione di servizi relativi ad aree e parchi archeologici, complessi monumentali, musei di ente locale e d’interesse locale risalente al 2006;

rilevato che si continuano a finanziare, in proroga, i 69 progetti triennali in essere al 31 dicembre 2006 presentati da comuni, singoli o associati, e da due province;

valutato che la promozione e la valorizzazione della Sardegna, della sua storia millenaria e della sua cultura, possono rappresentare uno strumento importante per la destagionalizzazione delle presenze turistiche e lo sviluppo economico ed occupazionale, soprattutto nelle zone interne lontane dalle mete più conosciute del turismo costiero, che cercano di sopravvivere all’inarrestabile fenomeno dello spopolamento;

tenuto conto che, oltre gli attuali beneficiari dei contributi, in molti altri comuni della Sardegna si trovano aree e parchi archeologici, complessi monumentali, musei di ente locale e di interesse locale, alcuni dei quali di riconosciuta ed incontestabile valenza identitaria e culturale e facilmente raggiungibili dalle principali arterie stradali, ma le amministrazioni locali non hanno risorse sufficienti per poterli valorizzare e rendere fruibili e pertanto spesso non sono sufficientemente conosciuti ed apprezzati;

ritenuto, pertanto, che sia oramai necessario ed opportuno dare la possibilità anche ad altri enti locali di beneficiare dei contributi destinati alla valorizzazione e fruizione del patrimonio-culturale materiale ed immateriale,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto su esposto;
2) quali siano i motivi della mancata predisposizione, dal 2006, di un nuovo bando per la concessione di contributi agli enti locali per progetti triennali di fruizione di beni e di promozione dei servizi relativi ad aree e parchi archeologici, complessi monumentali, musei di ente locale e d’interesse locale, che possano permettere di far conoscere la Sardegna e le sue bellezze e possano creare opportunità di crescita e sviluppo per i piccoli comuni sardi;
3) se non ritengano di dover immediatamente attivare tutte le procedure per la predisposizione di un nuovo bando e di nuovi criteri per l’erogazione dei contributi in oggetto, al fine di allargare la platea dei beneficiari e dare vita ad un circuito di alta valenza culturale ed identitaria.

Cagliari, 17 ottobre 2019

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